Il 9 febbraio 2025 i cittadini svizzeri hanno votato sull’iniziativa dei Giovani Verdi per la responsabilità ambientale. Le ragioni principali del no sono state la radicalità dell’iniziativa e il timore di conseguenze negative per la piazza economica svizzera. Sebbene anche molti degli oppositori abbiano riconosciuto la necessità di intervenire sull’ambiente, per queste persone le preoccupazioni principali erano il costo della vita, lo sviluppo economico e la limitazione del tenore di vita a cui sono abituati.
Iniziativa per la responsabilità ambientale : I problemi ambientali vengono riconosciuti, ma viene attribuita un’importanza maggiore ai rischi per l’economia e all’andamento dei prezzi
L’iniziativa popolare «Per un’economia responsabile entro i limiti del pianeta (Iniziativa per la responsabilità ambientale)» chiedeva che l’economia svizzera operasse entro i limiti posti dalla natura, ovvero che le attività economiche della Svizzera potessero consumare risorse ed emettere sostanze nocive soltanto nella misura in cui le basi naturali della vita siano conservate. Essa prevedeva che questo obiettivo dovesse essere raggiunto entro dieci anni mediante l’adozione di misure adeguate. Il Consiglio federale e il Parlamento si sono espressi contro la proposta, perché temevano un aumento del costo della vita, restrizioni sul tenore di vita abituale e un indebolimento della piazza economica svizzera. In linea con la raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento, il 9 febbraio 2025 la popolazione avente diritto di voto ha respinto l’iniziativa con una percentuale di Sì del 30,3%.
Percentuale di “sì” all’iniziativa per la responsabilità ambientale per partito:<br
Come ha votato riguardo all’iniziativa per la responsabilità ambientale? </br
Figura 1: Sophie De Stefani, DeFacto · Fonte dei dati: gfs Bern, Vox febbraio 2025 (n = 506)
L’Iniziativa per la responsabilità ambientale ha trovato una maggioranza nello schieramento di sinistra, ma non è riuscita a convincere il centro e lo schieramento di destra. La forte mobilitazione dell’«estrema destra», che ha prevalentemente respinto la proposta, ha contribuito alla bassa percentuale di Sì a livello nazionale. Un altro fattore che ha influenzato notevolmente il risultato di voto è stata la coscienza ambientale. Le persone che considerano più importante la protezione dell’ambiente rispetto al benessere economico hanno votato chiaramente a favore dell’iniziativa, mentre le persone che danno la priorità al benessere si sono espresse in larga maggioranza contro. Anche la fiducia nelle associazioni ambientaliste e negli attivisti climatici ha giocato un ruolo: gli aventi diritto di voto che hanno una fiducia molto elevata in questi attori hanno approvato chiaramente l’iniziativa. Le persone che hanno una fiducia (molto) elevata nella scienza hanno invece votato a maggioranza contro l’Iniziativa per la responsabilità ambientale.
I principali motivi per il No hanno riguardato l’attuazione dell’iniziativa. Chi ha votato No reputava l’iniziativa troppo estrema o impossibile da attuare. Un numero relativamente elevato di oppositori temeva anche conseguenze economiche negative. Tuttavia, la popolazione avente diritto di voto ha riconosciuto la portata del problema, il che si riflette, tra l’altro, nel fatto che alcuni argomenti a favore dell’iniziativa hanno ottenuto una percentuale di approvazione maggiore rispetto agli argomenti contrari. Sebbene chi ha votato No fosse dell’opinione che la distruzione dell’ambiente si stia già facendo sentire sotto forma di eventi meteorologici estremi e che le grandi aziende dovrebbero assumersi maggiormente la responsabilità del loro impatto negativo sull’ambiente, nel valutare l’Iniziativa per la responsabilità ambientale hanno pesato maggiormente le riflessioni sull’andamento economico e sul costo della vita.
Partecipazione bassa con mobilitazione dell’estrema destra superiore alla media
Il 9 febbraio 2025 la partecipazione è stata bassa nel confronto sul lungo periodo, attestandosi al 38% circa. I votanti che si definiscono di estrema destra sono stati quelli che hanno partecipato con maggiore frequenza al voto. Al contrario, la mobilitazione nel centro ideologico è stata bassa. Gli aventi diritti al voto hanno attribuito un’importanza media all’Iniziativa per la responsabilità ambientale, che è stata l’unica proposta sottoposta alla votazione. La proposta è risultata facilmente comprensibile per la maggioranza e la formazione dell’opi-nione è avvenuta per lo più prima dell’inizio della campagna di voto.
Rapporto completo: Golder, Lukas et. al (2025). VOX-Analyse Februar 2025. Nachbefragung und Analyse zur eidgenössischen Volksabstimmung vom 9. Februar 2025. Bern: gfs.
Immagine: unsplash.com
Nota: questo contributo è stato curato da Robin Stähli, DeFacto.