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Comunicato stampa dello studio VOTO relativo alla votazione federale del 23 settembre 2018

Anke Tresch, Laurent Bernhard, Lukas Lauener, Laura Scaperrotta
12th November 2018

Comunicato stampa dello studio VOTO relativo alla votazione federale del 23 settembre 2018

VOTO

L’iniziativa per alimenti equi è stata respinta sebbene una chiara maggioranza dei votanti ne sostenesse i punti centrali. La bocciatura è da ricondurre ai timori sull’aumento dei prezzi dei generi alimentari e ai dubbi sulla sua attuabilità. L’iniziativa popolare per la sovranità alimentare è stata un po’ oscurata dall’iniziativa per alimenti equi ed è stata generalmente considerata meno importante. Per questo motivo, al momento di decidere, molti votanti si sono orientati alle indicazioni dell’iniziativa per alimenti equi. Il risultato positivo del decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali invece ha mandato un chiaro segnale per la promozione degli spostamenti con questo mezzo. Questi sono i principali risultati dell’analisi del sondaggio presso 1502 aventi diritto di voto nel quadro dello studio VOTO sulla votazione federale del 23 settembre 2018. Lo studio è stato svolto da FORS, dallo ZDA e dall’istituto di sondaggio LINK, con il finanziamento della Cancelleria federale.

Chiara maggioranza a favore degli obiettivi principali dell’iniziativa per alimenti equi

Sebbene l’iniziativa per alimenti equi sia stata respinta nettamente, i punti centrali promossi dagli inizianti avevano incontrato le simpatie dei votanti. Complessivamente più di tre quarti dei votanti erano a favore di una maggiore offerta di generi alimentari prodotti regionalmente e di norme sociali ed ecologiche equivalenti sia per i prodotti agricoli importati sia per quelli della produzione indigena. Il 71 per cento si è inoltre schierato per un divieto di carne e uova provenienti da allevamenti di massa. A favore di questi punti si sono espressi non solo la maggioranza dei votanti, ma anche coloro che il 23 settembre 2018 l’hanno bocciata. L’iniziativa popolare è però stata respinta alle urne a causa del timore di un incremento dei prezzi dei generi alimentari e dei dubbi concernenti la sua attuabilità. La prima ragione appena menzionata è stato il motivo principale indicato da coloro che hanno votato «No».

Tra i sostenitori, invece, i motivi più ricorrenti addotti sono stati considerazioni di carattere ambientale, in particolare il desiderio di una produzione di generi alimentari più ecologica. L’iniziativa per alimenti equi è stata sostenuta per gran parte da simpatizzanti dei Verdi (83%) e del PS (65%), mentre i voti contrari sono da ricondurre principalmente ai sostenitori del PPD, dell’UDC e del PLR, con valori che si aggirano tra il 78 e l’87 per cento. Posizioni discordanti si sono invece registrate tra i Verdi liberali, i quali hanno comunque sostenuto l’iniziativa con il 42 per cento di voti a favore.

L’iniziativa popolare per la sovranità alimentare oscurata dall’iniziativa per alimenti equi

L’iniziativa per la sovranità alimentari è passata un po’ in secondo piano rispetto all’iniziativa per alimenti equi. I votanti non solo l’hanno considerata meno importante di quest’ultima, ma erano anche meno informati in merito. Quasi nove cittadini su dieci hanno infatti assegnato lo stesso voto a entrambe le iniziative (89%). Anche i motivi mostrano che l’elettorato non ha fatto molta distinzione tra i due oggetti in votazione. Sebbene le due iniziative fossero diverse tra loro, un quarto delle persone, che hanno dato un voto identico a entrambe, ha menzionato lo stesso motivo principale per la loro accettazione oppure la loro bocciatura. Inoltre una persona su cinque, ovvero un valore quasi doppio rispetto a quelli registrati per gli altri due oggetti in votazione, non ha saputo motivare il proprio voto sulla sovranità alimentare.

Come nel caso dell’iniziativa per alimenti equi, anche per l’iniziativa per la sovranità popolare si è notata una profonda spaccatura a livello di regioni linguistiche. Il maggior sostegno da parte della Svizzera francese e italiana può essere ricondotto a opinioni contrapposte concernenti il ruolo dello Stato nella politica agricola. In queste due regioni, infatti, il 79 per cento degli intervistati era a favore di un sostegno più marcato all’agricoltura da parte della Confederazione, rispetto a meno della metà dei votanti della Svizzera tedesca.

Tra i ranghi borghesi la bocciatura è stata più netta, con un picco del 92 per cento di voti contrari tra i sostenitori del PLR. Una spaccatura ha invece attraversato il PS: nonostante l’iniziativa fosse stata sostenuta dal partito, solo il 55 ha votato a favore della sovranità alimentare. Una chiara maggioranza di «Sì» (71%) si è registrata unicamente tra i Verdi.

Per il decreto federale concernente le vie ciclabili sono stati determinanti gli interessi personali

Il decreto federale concernente le vie ciclabili ha ottenuto una chiara maggioranza. Solo tra i simpatizzanti dell’UDC si sono registrate opinioni discordanti. Il motivo più importante per i sostenitori del decreto federale era la promozione dell’uso della bici. Anche gli interessi personali sono entrati in gioco. La frequenza dell’uso della bicicletta ha infatti avuto un’influenza positiva sulla propensione ad accettare l’oggetto. Tant’è che le persone che hanno dichiarato di usare quotidianamente questo mezzo si sono schierate compatte a favore. Le voci contrarie concernevano invece scetticismi sul carattere costituzionale dell’oggetto e critiche nei confronti della promozione della bici. Sorprendentemente un quarto di coloro che hanno bocciato il decreto ha motivato la propria decisione sulla base di un certo disagio nei confronti dei ciclisti che, a loro dire, sarebbero indisciplinati, non rispetterebbero le regole della circolazione e verrebbero favoriti rispetto agli automobilisti.

 

 

Gli oggetti in votazione
Il 23 settembre 2018, l’elettorato svizzero è stato chiamato a esprimersi sul decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali (decreto federale per le vie ciclabili), l'iniziativa popolare «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell'ambiente e in modo equo» (iniziativa per alimenti equi) e l'iniziativa popolare «Per la sovranità alimentare. L'agricoltura riguarda noi tutti». Il decreto federale per le vie ciclabili è stato accettato dal 73,6% dei votanti. Le due iniziative popolari, invece, sono state bocciate: l'iniziativa per alimenti equi con il 61,3% e quella per la sovranità alimentare con il 68,4% di voti contrari.


Riferimento:

  • Anke Tresch, Laurent Bernhard, Lukas Lauener e Laura Scaperrotta (2018). Risultati dello studio VOTO relativi alla votazione federale del 23 settembre 2018. FORS, ZDA, LINK: Losanna/Aarau/Lucerna.

Per delle domande relative allo studio: Dr. Anke Tresch, 076 459 49 39, ankedaniela.tresch@unil.ch.